Fruit Logistica: Alma Seges presenta il progetto su residuo zero e rucola

Fruit LogisticaNel settore agricolo, che tende sempre più verso la riduzione dei prodotti chimici di sintesi, l’ultima frontiera della “sostenibilità” dei processi produttivi è data da qualche anno dal “Residuo zero“. Il RZ è un’espressione che viene utilizzata in ortofrutticoltura per qualificare un prodotto che, al momento dell’immissione al consumo, non presenta alcun residuo dei prodotti chimici ammessi per legge o comunque con presenza al di sotto dei limiti di determinazione analitica (0,01 ppm). Il Residuo zero non necessita che la coltura sia stata prodotta senza prodotti di sintesi ed esso non è un metodo biologico. L’importante è che per essere certificato a RZ il prodotto non debba conservare tracce di tali sostanze.

In ortofrutticoltura sono stati avviati e sperimentati diversi protocolli su diverse specie con risultati in alcuni casi anche consolidati, ma non tutti i problemi tecnici sono stati risolti. Al FRUIT LOGISTICA di Berlino, l’OP ALMA SEGES di Eboli, la prima OP che ha avviato un progetto di ricerca e sperimentazione sulla rucola, coltura regina della Piana  del Sele e della IV gamma, ha voluto organizzare un convegno per fare il punto sul RZ, quale innovazione di processo e nuova opportunità per le imprese del settore orticolo.

Al convegno, che ha visto la partecipazione di tanti operatori del settore molto attenzionati sul tema, vera frontiera della cd Orticoltura 4.0, le relazioni tecnico-scientifiche sono state presentate dai prof Stefania De Pascale e Albino Maggio del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, dal dr Marco Valerio Del Grosso, consulente agronomo, e Paolo Arrigoni, Ceo di Arrigoni Spa, società leader europea delle reti per l’agricoltura e partner del progetto.

I relatori hanno incentrato i loro interventi sul contesto attuale in cui va inserirsi oggi il RZ in orticoltura soffermandosi in particolare sugli obiettivi del progetto di ricerca sulla rucola (partito solo da qualche mese) e la complessità che deriva dall’applicazione del residuo zero su tale coltura.  Il presidente di Alma Seges, Aristide Valente, ha rimarcato con orgoglio la scelta dell’OP di sostenere il progetto nell’ambito dei Programmi operativi, opzione che, come ha confermato il dr Roberto Cherubini, dirigente del Ministero delle Politiche agricole e forestali, vede ancora una bassa adesione da parte delle OP, soprattutto al Sud.

Nel dibattito che ne è seguito i diversi intervenuti hanno ribadito l’importanza dell’adozione dell’innovazione, come il RZ, da parte delle imprese, nell’obiettivo di produrre prodotti di qualità e senza residui chimici. Le conclusioni sono state affidate a Luca Brondello di Brondello, della Giunta nazionale di Confagricoltura e a Ettore Prandini, presidente nazionale della Coldiretti. Ha moderato i lavori Italo Santangelo, pubblicista agronomo.

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